In un mondo in cui l’attenzione alle fragilità diventa sempre più importante, I.B.G. Spa SB, azienda leader nel settore food and beverage, conferma il proprio impegno etico e sociale e con i brand Pepsi, Lay’s e Chinotto Neri sostiene l’impresa sociale “I Bambini delle Fate”, Una collaborazione che testimonia la volontà dell’azienda guidata da Rosario Caputo di contribuire concretamente al benessere delle famiglie che affrontano quotidianamente la sfida dell’autismo e di altre disabilità.

Dal 2005, “I Bambini delle Fate” si dedica a supportare progetti di inclusione sociale gestiti da partner locali. L’obiettivo è duplice: fornire un aiuto economico concreto e promuovere una narrazione positiva della disabilità.

In particolare, I.B.G. SpA SB affianca due importanti progetti dedicati ai bambini e ai giovani che vivono nella diagnosi della spettro autistico:

“Accavallo oltre gli ostacoli”, che viene portato avanti a Napoli, nella conca del cratere di Agnano, grazie ad ampi spazi verdi e al supporto di operatori qualificati, con l’ausilio dei cavalli si sviluppano programmi ludici, sportivi e riabilitativi si per migliorare vita e capacità motorie, cognitive, relazionali ed emotive dei partecipanti.

Con il progetto “Amadeus Music Aut”, insieme ad un’associazione di Salerno, è stato avviato un percorso di attività congiunte che punta alla creazione di una etichetta discografica, per la diffusione e la distribuzione delle opere musicali realizzate nei laboratori e registrate nella struttura, oltre all’organizzazione di concerti nei comuni limitrofi.

“L’autismo e le disabilità in generale – afferma Rosario Caputo, Amministratore Unico di I.B.G. SpA SB – rappresentano sfide complesse, che richiedono un approccio multidisciplinare e un sostegno costante. Abbiamo scelto di affiancare “I Bambini delle Fate” perché costantemente impegnata a creare una rete di supporto che coinvolge famiglie, operatori sociali e comunità locali, perseguendo l’obiettivo di costruire un ambiente

inclusivo, dove ogni persona possa esprimere il proprio potenziale e sentirsi parte integrante della società”.

Fonte – Corriere della Sera del 14/07/2025